Samarcanda

Nome del programma                 Samarcanda
Anno di trasmissione                  dal 1987 al 1992
Rete                                                Rai Tre
Studio                                             Studio televisivo
Periodicità                                     settimanale
Pubblico                                         presente
Conduzione                                   Michele Santoro, giornalista
Genere di talk show                     impuro
Data della puntata
                       26 settembre 1991

Descrizione del format

Frutto della collaborazione fra Rai Tre, diretta da Angelo Guglielmi e il TG3, diretto da Alessandro Curzi, nel 1987, anno di nascita del programma, Samarcanda è il primo talk politico ad essere trasmesso in prima serata. A differenza di altri format di informazione e talk di approfondimento, il nome di questo programma non evoca né una modalità di confronto o di scambio. Il richiamo alla mitica città dell’Uzbekistan lascia intendere l’importanza attribuita a due elementi che diventano presto caratteristici: la piazza e il viaggio. La prima edizione del programma, condotta dal giornalista Giovanni Mantovani propone le forma e le modalità del classico talk televisivo, caratterizzato da una pacata discussione tra conduttore ed ospiti accomodati in uno studio che ripropone il modello del salotto, su temi di cronaca e di attualità. Con la seconda edizione la conduzione passa a Michele Santoro che introduce dinamicità con la conduzione in piedi ed inizia a costruire la nuova figura del teletribuno, coadiuvato da una nuova scenografia caratterizzata da un grande maxischermo inteso quale finestra sul mondo e nuovi spazi all’interno del programma (l’angolo del moralista, della satira e del poeta). Sono frequenti collegamenti in diretta con l’esterno, finalizzati soprattutto a catturare la “voce della gente”, raccolta anche mediante l’attivazione di 5 linee telefoniche attraverso le quali i telespettatori possono intervenire nel corso della puntata.  Samarcanda diventa in breve “la voce della piazza” distinguendosi dagli altri talk show per quanto concerne la relazione con gli attori politici. Samarcanda è il primo talk-show che, distanziandosi da una tradizionale posizione di indipendenza e neutralità, almeno formale, dell’informazione del servizio pubblico, in occasione del referendum del 1991 sul finanziamento dei partiti prende apertamente posizione. Comportamento esemplare di una fase nella quale la televisione, si autocandida ad assumere un ruolo di rappresentanza politica.

Descrizione della puntata

E’ la puntata di Samarcanda del 26 settembre 1991, dedicata alla memoria di Libero Grassi, in onda dal Teatro Biondo di Palermo. La puntata fa parte della staffetta in memoria dell’imprenditore siciliano ucciso dalla mafia, realizzata  in collaborazione con il Maurizio Costanzo Show. Una iniziativa eccezionale che vede collaborare i due principali talk-show dei due operatori televisivi concorrenti Rai e Mediaset, segno della progressiva contaminazione e convergenza fra le due anime del macrogenere del talk politici: quella informativa propria dell’ente pubblico e quella spettacolare-intrattenitiva del polo provato. La puntata collega e unifica le molte piazze vere o virtuali mostrate nel corso ella puntata: il Teatro Biondo, affollato di un pubblico attivo che interviene prendendo la parola; le piazze italiane dalle quali sono in collegamento i corrispondenti; i servizi registrati che aprono finestre su altri luoghi e realtà; i telespettatori in contatto tramite il telefono. Nel corso della puntata viene proposto un sondaggio sui generis, che da una parte richiama le modalità utilizzate da L’Altra Campana, dall’altra evoca ad alcuni scene del film Quinto Potere: l’accensione da parte dei telespettatori delle luci di casa per protestare contro la mafia e invitare il Parlamento ad agire, certificato dai dati di consumo rilevati dall’Enel.